Regola fondamentale è quella di immobilizzare la frattura sul posto in cui si trova l’infortunato, prima di procedere al suo eventuale trasporto
- Impedire ogni movimento attivo o passivo prima della immobilizzazione
- Coprire la ferita e/o l’osso con materiale sterile o comunque pulito
- Tenere ferma ed immobile la regione dolente (con le mani, con un panno) rispettando la deformità creatasi
- Immobilizzare nella posizione in cui si trovano, le due parti dell’osso fratturato e le articolazioni al di sopra e al di sotto della frattura per mezzo di materiali rigidi sufficientemente lunghi (stecche,pezzi di legno,giornali…bene imbottiti) tali da bloccare le articolazioni sopra e sotto la frattura
- Riempire gli spazi lasciati vuoti dai mezzi di contenimento con del cotone, stoppa o altro materiale morbido, carta.
- Legare il tutto onde renderlo un sistema unitario rigido
- Liberare ogni impedimento alla circolazione: gli scarponi devono essere slacciati, ma non tolti
Le lesioni della colonna vertebrale devono essere sempre sospettate in caso di cadute dall’alto, bruschi piegamenti in avanti o indietro del tronco, sempre in presenza di un politraumatismo con stato di incoscienza
Mai mettere il paziente in posizione seduta.
La testa, il collo, il tronco e il bacino devono essere sullo stesso asse e durante il sollevamento deve essere mantenuta una trazione testa-piedi
Protesi d'anca
L'intervento di artroprotesi consiste nella sostituzione della articolazione con uno "snodo artificiale".
Tecnica originale nel blocaggio distale dei chiodi endomidollari ed utile suggerimento per la rimozione di segmenti di viti di bloccaggio. La facilità e la semplicità del sistema permettono di centrare il primo foro del chiodo endomidollare con il puntatore perforatore con sicurezza ed in poco tempo (con netta riduzione dell'esposizione alle radiazioni da parte dell'operatore e del paziente)