Seguire i consigli di comportamento trovati in questo “opuscolo”, vi metterà nelle condizioni ottimali per un migliore funzionamento e una maggiore durata dell’impianto ed evitare di incorrere nelle possibili complicanze che si possono avere anche a distanza di tempo e che necessitano di un nuovo trattamento (chirurgico o non).
Lussazione |
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Calcificazioni periarticolari |
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Usura inserto acetabolare |
Mobilizzazione cotile |
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Rottura del collo |
Rottura dello stelo |
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Rottura diafisi femorale |
Mobilizzazione dello stelo |
La osservanza del protocollo rieducativo e dei controlli periodici programmati, permette di valutare l’evoluzione e lo stato dell’impianto protesico in relazione alle abitudini di vita e allo stato fisico del paziente, al fine di evitare ulteriori e pericolosi danneggiamenti, qualora si ravvisi una qualsivoglia alterazione o evoluzione dello stato iniziale dell’impianto.
Sapendo che tutti i “materiali” sia artificiali che non vanno incontro ad usura e a possibile rottura,
“avere una protesi di anca è come possedere una FERRARI. L’importante è saperla usare senza farsi prendere la mano.