Fonte: GianfrancoGozzi .it

Materiali e metodi

Dal febbraio 1996 al settembre 2001 (5 anni e 6 mesi) presso  l’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “C. e G. Mazzoni” di Ascoli Piceno, sono stati sottoposti ad intervento di osteosintesi con sistema Multifix  122 pazienti con 122 fratture scomposte dell’estremo prossimale dell’omero.


I  pazienti valutati, sottoposti ad intervento in un periodo di 4 anni, dal  1/2/1996  al  31/1/2000, sono stati  43 ( il 50.5% degli operati nello stesso periodo):
- n.28 (64.6%) le femmine - età media 70 anni (range 31 - 88);
- n.15 (35.4%)  i maschi - età media 57 anni“ (range 21 - 87).
In 30 casi il trauma si è verificato in seguito ad infortunio domestico, in 12 per incidente stradale, in 1 caso per incidente sul lavoro.
In base alla classificazione di Neer sono stati identificati:
- n. 17 fratture a 2 frammenti (età media 44 anni),
- n. 16 fratture a 3 frammenti (età media 67 anni),
- n. 6  fratture a 4 frammenti (età media 70 anni),
- n. 4  fratture/lussazioni (età media 60 anni).
L’applicazione del sistema Multifix si prefigge di ridurre la frattura riportando le tuberosità nella loro posizione originale preservando la vascolarità dell’osso con una sintesi di minima.
La messa in tensione del sistema migliora la riduzione stimolando la ligamentotaxis.
Ci sembra importante la via di introduzione dei fili attraverso la diafisi omerale o il loro posizionamento, se introdotti dalla metaepifisi prossimale, quanto più anteriore e laterale possibile per liberare un numero maggiore di gradi di flessione e l’abduzione dell’arto durante il tempo di applicazione del sistema.
La valutazione clinica è stata compiuta con la scheda a punti di Constant.
I pazienti controllati sono stati sottoposti ad esame radiografico mediante il quale si è valutata la qualità della ricostruzione e l’eventuale presenza di necrosi avascolare.
E’ stata condotta una valutazione dei costi diretti associati a tutti gli aspetti del trattamento di tali fratture. Questi comprendono : il costo del materiale utilizzato (sistema Multifix), i costi di sala operatoria inclusi quelli anestesiologici, i costi di degenza, delle indagini diagnostiche pre e post-operatorie e dei controlli ambulatoriali.
Infine sono stati analizzati i rimborsi previsti dal drg per questo tipo di trattamento.

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