Fonte: GianfrancoGozzi .it

Conclusioni

La fissazione percutanea delle fratture scomposte dell’estremo prossimale dell’omero è  una tecnica sicuramente utile in quanto riduce l’insulto ai tessuti e facilita un migliore e più precoce recupero post-operatorio.


Il sistema Multifix da noi utilizzato nelle fratture scomposte a due, tre e quattro frammenti, si è dimostrato un valido sistema di sintesi in considerazione della percentuale di buoni risultati (80%) ivi compresa la soddisfazione dei pazienti (oltre il 75 %) nell’ambito di fratture spesso di difficile trattamento.
Tra i vantaggi del sistema vi è la minima aggressività chirurgica, la mobilità precoce e l’elasticità dei mezzi di sintesi  che favoriscono ed abbreviano i tempi di riparazione della frattura.
Tale trattamento permette degenze brevi e limitate e, nell’ottica della gestione finanziaria del reparto, un notevole risparmio economico.
Sulla base di tali considerazioni, ritenendo auspicabile metodiche di sintesi quanto più semplici e rapide nell’applicazione, unitamente alla riduzione dei rischi per il paziente e ai benefici di un  recupero articolare precoce, possiamo affermare che il sistema Multifix, sistema di sintesi elastica-dinamica percutanea, utilmente si colloca tra le metodiche di osteosintesi delle fratture.
Si è dimostrato valido non soltanto nei casi più semplici, ma spesso come metodica risolutiva in casi più complessi dove le possibilità di trattamento con i comuni metodi in uso avrebbero dato risultati poco accettabili.

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